La sognano tutti, una vacanza in barca di una giornata con vista faraglioni di Capri o tuffo in una caletta speciale della Costiera sorrentina: molti però si lasciano scoraggiare dall’idea di un prezzo troppo alto (spoiler: in gruppo un tour in barca è alla portata di tutte le tasche!), oppure dalle difficoltà che una vacanza così diversa dal classico “stessa spiaggia, stesso mare” può comportare. Ecco allora 5 cose da sapere per gettarsi alle spalle ogni paura e provare questa esperienza strepitosa!
Cosa porto a bordo? – Per un tour giornaliero in barca non c’è bisogno di portare con sé molte cose. La maggior parte delle società di charter nautico di buon livello mettono a tua disposizione telo mare, drink analcolici, acqua, frutta e snack per un buon aperitivo, attrezzatura per lo snorkeling e altro ancora, ma è sempre bene ricordarsi di portare a bordo i propri caricabatterie dei dispositivi elettronici, una giacca leggera per i tour in barca che prevedono rientro serale, crema solare, occhiali da sole e cappello, un costume di ricambio e scarpe o ciabatte comode.
Apparecchi elettronici – Sì a cellulare, tablet, e-reader, macchina fotografica, Go-Pro o gli apparecchi elettronici che vorrai: a bordo di una barca a motore è possibile ricaricare i dispositivi, anche se ovviamente il nostro consiglio è di usare più tempo possibile a vivere l’esperienza, riempendosi gli occhi di bellezza e l’aria di risate, godendosi la sensazione di benessere che solo un’escursione in barca può dare.
Cosa fa il capitano? – Anche se non siamo su un veliero dell’Ottocento, la figura del capitano di un’imbarcazione conserva un certo fascino, e ancora oggi va molto oltre il “semplice” conducente di una barca: oltre ad assicurare una navigazione tranquilla e manovre efficienti, è sua responsabilità garantire la sicurezza a bordo. Un capitano esperto del luogo è naturalmente un bel plus: saprà darti consigli utili sulle calette più suggestive, sui luoghi più tranquilli per gettare l’ancora e probabilmente potrà raccontarti qualche “chicca” locale che non si trova sulle solite guide turistiche.
Bimbi a bordo – Diciamolo subito: la vacanza in barca ai bambini piace da matti. Inesauribili gli stimoli per la loro curiosità, infiniti i modi di divertirsi! Dai 3-4 anni in su, via libera quindi a portare i più piccoli in vacanza in barca. Fino ai 12 anni circa, però, gli episodi di cinetosi (mal di mare, mal d’auto e in generale tutti i malesseri legati ai mezzi di trasporto) sono statisticamente più frequenti, ed è importante premunirsi con qualche gomma antinausea (se il bimbo ha l’età sufficiente). L’ideale sarebbe “testare” la predisposizione al mal di mare del bimbo con un tour in barca di poche ore. Disturbi a parte, gli adulti a bordo dovranno naturalmente individuare (almeno) uno di loro per tenere gli occhi aperti sui movimenti del minore, per evitare spiacevoli inconvenienti.
Conosci te stesso, conosci gli altri – La vita in barca, anche solo per una giornata, mette i viaggiatori fianco a fianco in uno spazio (relativamente) ristretto, in un ambiente diverso dal solito. É un’occasione per guardare con occhi nuovi l’idea stessa di vacanza, ma anche per scoprire un tipo di relazione con gli altri che esiste solo a bordo e che unisce magicamente tutti coloro che sono a bordo. Esiste anche un bon ton di bordo, che può orientare sui comportamenti da tenere per godersi questi momenti…ma per lo più basterà farsi guidare dal cuore.
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